Comunicazione

Prima conferenza stampa per la nuova Presidente della Fondazione Carima

11 Maggio 2015

Prima conferenza stampa per la nuova Presidente della Fondazione Carima.
Rosaria Del Balzo Ruiti traccia le linee guida del suo futuro mandato.

Si è svolta stamattina, presso palazzo Romani-Adami, la conferenza stampa di presentazione della nuova Presidente della Fondazione Carima, la dottoressa Rosaria Del Balzo Ruiti, a cui ha presenziato anche il Vicepresidente Andrea Rebichini.
Maceratese, laureata in Giurisprudenza, è uno dei volti più noti del mondo del volontariato locale grazie alla carica di Presidente del Comitato Locale di Macerata della Croce Rossa Italiana, che ricopre dal 2002, e ad altre esperienze maturate in seno a diverse associazioni volontaristiche del territorio.
La Presidente ha sottolineato che la sua nomina è un segnale di forte cambiamento, di cui si sono fatti promotori in piena autonomia i precedenti amministratori, dimostrando grande sensibilità, maturità e lungimiranza.
Oggi la Fondazione è giunta ad un punto di arrivo che è al tempo stesso una ripartenza.
Da un lato, infatti, si completa il processo di rinnovamento già in atto da alcuni anni, che si è tradotto nel concreto in una crescente attenzione all’ambito socio-sanitario e alle categorie sociali deboli e in una rappresentanza maggiore della società civile in seno agli organi volitivi dell’ente.
Dall’altro, la Fondazione si trova a ridefinire il proprio ruolo in relazione sia alle minori disponibilità sia ad un contesto socio-economico mutato rispetto al passato con problematiche di acuta difficoltà.
“Il mio mandato – ha dichiarato la Presidente Del Balzo Ruiti – inizierà col dare attuazione alla politica avviata dal CDA uscente e dall’Organo di Indirizzo, i quali hanno delineato una strategia di azione più ampia dell’ente, che si esplicherà attraverso modalità di intervento alternative al tradizionale sostegno in denaro e forme di collaborazione con gli attori del territorio finalizzate alla promozione di iniziative concordate e coordinate di utilità sociale”.
La Fondazione, pertanto, nel prossimo futuro si svestirà della sua funzione di mera erogatrice di fondi, per diventare invece un catalizzatore di risorse, solo in minima parte finanziarie, un punto di riferimento per la collettività locale, in grado anche di sopperire al vuoto lasciato da altre istituzioni, come ad esempio la Provincia in fase di abolizione.
Insomma, la Fondazione svilupperà sempre di più il ruolo di coordinamento in parte già svolto fino ad ora e riprenderà temi importanti, come l’organizzazione diretta di progetti, tra cui quello che è il vero e proprio sogno della Presidente: la realizzazione della residenza protetta attualmente sospesa.
Ciò non significherà, ha precisato, penalizzare quei settori in cui l’ente ha storicamente operato, come lo sviluppo locale e la conservazione del patrimonio storico-artistico-architettonico.

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